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Nuove scoperte sui ammoniti umbro-marchigiani

Ammoniti del Pliensbachiano inferiore del Passo del Furlo (Marche, Italia): implicazioni biostratigrafiche e paleobiogeografiche.

Le associazioni ad ammoniti contenute nei livelli calcarei di lumachella spatica della Cava Grilli (Passo del Furlo, Appennino umbro-marchigiano) permettono di integrare studi precedenti sul Pliensbachiano inferiore di tale area, consentendo di ottenere un quadro tassonomico, biostratigrafico e paleobiogeografico piuttosto vario.
Fra i numerosi ammoniti trovati, sono stati descritti molti nuovi taxa, a cominciare dalla nuova specie Miltoceras furlense. Ad un altro sottogruppo di Coeloceratidae, i Dubariceratinae, é stato attribuito il nuovo genereSpiniclaviceras, qui istituito per la nuova specie S. spirale, caratterizzata da avvolgimentio evoluto e tozze spine claviformi.

Particolarmente importante é la documentazione dei Polymorphitidae, nella cui sottofamiglia nominale (Polymorphitinae) viene individuato il nuovo genere Paramorphites, con la nuova specie P. acutiventris. Rimanendo ancora nella famiglia Polymorphitidae, viene formalizzata la nuova sottofamiglia Furlitinae, e nella famiglia  Sinuiceratidae viene ascritto il nuovo genere Sphenoacanthites. In aggiunta a ció, sono stati riconosciuti tre altri nuovi generi, lasciati al momento privo di denominazione formale per la scarsitá dei dati.
Nel loro complesso, i dati consentono di discutere ipotesi filogenetiche e paleobiogeografiche per alcune forme della Tetide mediterranea, e consentono inoltre di presentare una sintesi tassonomica piuttosto ampia.

Dal punto di vista paleogeografico, i caratteri della fauna ad ammoniti nel Apennino suggeriscono che una porzione limitata della Tetide occidentale puó essere considerata come una "unitá paleobiografica meso-mediterranea a Peltolytoceratinae". Questa regione di bassa e media profonditá avrebbe incluso Apennino, Toscana, Sicilia, Albania, Nordafrica e forse anche parti della odierna Spagna ede Alpi Austriache. Vengono discusse le sue relazioni con altre aree, cosi come la possibilitá di scambi faunistici ad ovest con la Provincia Andina. Tutto lascia in effetti pensare che il passaggio marino trans-Pangea abbia funzionato come un filtro, permettendo la migrazione solo ad alcune forme, probabilmente legate ad un ambiente di vita piú superficiale, ma non a quelle per le quali si puo supporre un habitat piú profondo.

VENTURI; NANNARONE; BILOTTA (2007): Ammonites from the early Pliensbachian of the Furlo Pass (Marche, Italy): biostratigraphic and paleobiogeographic implications. Boll. Soc. Paleont. Ital. 46(1):1-31

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